
Il mistero dell’essere scrittori
Una delle più belle invenzioni (in più di un senso) degli ultimi anni è stata la ricostruzione digitale della Biblioteca del Duca Federico dentro il Palazzo di Urbino. Si sfiorano muri con le mani e riproduzioni virtuali di libri escono da scaffali di luce e si lasciano sfogliare: nuove tecnologie per ridare a un territorio l’orgoglio contemporaneo del libro, inteso come veicolo di sapere e come segno di potere sulle cose.
Sarà per questo culto antico – perpetuato dal centro di eccellenza della Scuola del Libro di Urbino – che il Montefeltro è rifugio e patria di scrittori: un atlante per il viaggiatore letterario che ricostruisce iconemi e geografie dello spirito che si nascondono nei romanzi di Paolo Volponi (http://www.parcovolponi.com/) o in quelli di Umberto Eco (che nel Montefeltro ha casa e dove ha scritto ogni romanzo da “Il nome della Rosa” in poi).
Per questo, Montefeltro in rete offre anche corsi/percorsi di scrittura e lettura creativa per inseguire i segni dietro le parole e trovare che le parole sono segno di un territorio infinito.
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